lunedì 24 marzo 2014

CONVIVENZA: NEWS DAL NOTARIATO

CONVIVENZA: NOTAI E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
SPIEGANO LE REGOLE E LE TUTELE DELLA VITA INSIEME

Quali sono le tutele giuridiche per le coppie di conviventi? Come possono 
regolare i loro interessi e beni comuni? In assenza di matrimonio diventa fondamentale conoscere 
gli strumenti che possono definire diritti e doveri di ciascun convivente, soprattutto nel caso in cui il 
rapporto dovesse finire. 

Per un’informazione completa sul tema, è stata presentata oggi a Milano la decima Guida per il 
Cittadino: “La convivenza, regole e tutele della vita insieme”, realizzata dal Consiglio 
Nazionale del Notariato e 11 tra le principali Associazioni dei Consumatori (Adoc, 
Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, 
Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, 
Unione Nazionale Consumatori). 
Il vademecum fornisce consigli utili a tutelare gli interessi di coloro che, per scelta o impedimento 
giuridico, non sono sposati ma desiderano condividere la propria vita. 
La rilevanza del fenomeno in Italia ha infatti indotto il legislatore e la giurisprudenza, in questi ultimi 
anni, a estendere anche ai conviventi una serie di diritti che le norme di legge prevedevano solo 
per i coniugi. 

La Guida aiuta a chiarire le differenze - in termini di diritti e doveri- tra una coppia sposata e 
una coppia di conviventi; dando al contempo indicazioni per regolare aspetti fondamentali 
come la gestione della casa di residenza comune o il suo acquisto, le decisioni su mantenimento, 
istruzione ed educazione dei figli, l’assistenza in caso di malattia e incapacità di uno dei due 
partner, nonché le disposizioni sulla successione anche per quanto riguarda i figli nati fuori dal 
matrimonio. 

È infatti importante sapere, ad esempio, che per quanto riguarda il regime patrimoniale della 
coppia spetta ai conviventi supplire al vuoto normativo con gli strumenti negoziali e contrattuali più 
adeguati alle loro esigenze per evitare situazioni di litigiosità in caso di fine del rapporto. 

Il convivente, inoltre, non matura alcun diritto sulla casa se essa è di proprietà del partner; è 
quindi consigliabile ridefinirne la proprietà per evitare che si possa rimanere senza un “tetto”, nel 
caso l’unione dovesse rompersi. 

Inoltre, per i coniugi il testamento è un’opzione, mentre per i conviventi diventa una necessità. Nel 
caso venisse a mancare un partner, infatti, l’altro potrebbe trovarsi privo di qualsiasi tutela. 

scarica la guida guida CNN sulla convivenza


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