sabato 30 ottobre 2010

IL PRATICANTE E IL NOTAIO


"Finchè un praticante busserà alla mia porta

io mi sentirò ancora giovane;

non fa niente se viene per l'aperitivo

o perchè mi ritiene una specie di portafortuna,

l'importante è che io mi illuda che venga per me.

Perchè gli anni arrugano la pelle,

ti fregano il cuore, i reni, il pancreas,

specie se gli dai una mano,

ma solo abbandonando l'entusiasmo

si raggrinza l'animo.

Nessuno invecchia per il fatto di

aver vissuto un buon numero di anni,

l'individuo si invecchia

perchè ha disertato i suoi ideali.

Tu sei giovane come la tua fede

e vecchio quanto il tuo dubbio:

giovane come le tue speranze

e vecchio quanto le tue rinunce.

Fin quando il tuo cuore riceve messaggi di bellezza

da una vela bianca al centro dell'Adriatico,

da un calcio al pallone con tuo nipote,

da un edificio fatiscente

riportato ai vecchi splendori con tutti i tuoi risparmi,

tu sarai giovane.

Ma quando i fili sono tutti recisi, e il tuo cuore

ricoperto dalla neve del pessimismo

e dal ghiaccio del cinismo,

allora tu sei vecchio davvero

e il buon Dio abbia misericordia della tua anima."

D.LABRIOLA

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